Siamo a quasi metà del corrente anno scolastico e purtroppo quasi nessuno dei problemi che ricadono sugli ATA – e che puntualmente abbiamo segnalato nei precedenti numeri di questo giornale – è stato affrontato e risolto da chi ci governa.
La pandemia in corso ha aggravato le condizioni di lavoro per tutti coloro che a scuola ci vivono ma in particolare per i Collaboratori Scolastici (CS), che hanno visto aumentare i propri impegni: sanificazione, accoglienza e sorveglianza alunni ecc. Innanzi tutto la sanificazione degli ambienti ripetuta più volte al giorno. Il Ministero, per evitare il pagamento delle ditte specializzate, con un espediente lessicale ha mutato la “sanificazione” in “igienizzazione e pulizie” a base di candeggina e alcool, a carico dei CS. Il tutto senza ancora mettere in atto le annunciate assunzioni di personale ATA con contratto fino a giugno 2021, da licenziare a fine mandato.
L’assistenza agli alunni diversabili
Altro compito particolarmente delicato è quello dell’assistenza agli alunni diversabili, che negli ultimi anni ha visto l’attribuzione ai CS di sempre maggiori incarichi legati all’assistenza alla persona, all’assistenza di base e al pronto soccorso, non previsti nel profilo professionale dei CS e senza un proporzionale aumento retributivo.
Assistenza alla persona non significa certamente l’esecuzione meccanica da parte dei CS di mansioni non previste del proprio profilo professionale, come la pulizia dei bambini dopo aver utilizzato i servizi igienici o cambiare il pannolino all’allievo diversabile. La Nota Miur Prot. 3390/2001 che regolamenta la materia fissa un principio imprescindibile: in via generale il CS non può né deve cambiare il pannolino all’allievo disabile, perché non è uno specialista e non ha una formazione in tal senso. Inoltre, la prevista assistenza “nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale” indicata nella norma non comprende il cambio del pannolino o la pulizia dopo aver utilizzato i servizi igienici perché sono operazioni sicuramente molto delicate e intime che non possono essere affidate a chiunque.
Nel CCNL scuola del 1995 all’art. 51 si affermava che il CS “può svolgere assistenza agli alunni diversamente abili, fornendo ad essi ausilio materiale nell’accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche, all’interno di tali strutture e nell’uscita di esse, nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale”. Una possibilità non un dovere, quindi. L’assistenza di base riguarda essenzialmente la mobilità e la cura della persona. L’assistenza specialistica, di rilievo per particolari alunni diversabili, è di competenza dell’Ente Locale e deve essere svolta da figure competenti: personale paramedico o assistenti igienico sanitario.
Pertanto, riteniamo illegittimo obbligare un CS ad operare su un soggetto diversamente abile in situazione di permanente gravità senza un’adeguata preparazione specialistica, perché costituisse una mancanza di rispetto verso soggetti particolarmente deboli. Invitiamo, perciò, i CS non titolari dell’art. 7 o della prima posizione a non attuare questi compiti, soprattutto senza un ordine di servizio scritto.
La normativa riguardo l’assistenza igienica personale per gli alunni diversamente abili: spetta al personale nominato dagli Enti locali, non a quello statale, per cui auspichiamo che quanto prima si possa dirimere la questione onde evitare inutili sofferenze e disagi prima di tutto per gli allievi e poi per i CS.
Prefestivi e assunzioni di personale ATA
Altro problema trascurato nelle più recenti fasi contrattuali è quella dei prefestivi per gli ATA. Dal momento che una scuola decide autonomamente di disporre la chiusura nei giorni prefestivi, per quale motivo il personale ATA deve essere indotto a ricorrere a ferie, recuperi o a quant’altro? Non sarebbe più corretto che per gli ATA in queste situazioni si applicasse lo stesso regime riservato generalmente al personale docente?
Per quanto riguarda le assunzioni, segnaliamo la positiva trasformazione dei contratti di lavoro da tempo parziale a tempo pieno dei CS assunti ai sensi del D. M. n. 1074/2019 e – finalmente, anche se con numeri semplicemente ridicoli – l’istituzione dell’organico degli Assistenti Tecnici negli istituti comprensivi.
Ma per gli Assistenti Amministrativi, per gli altri tecnici e per i collaboratori scolastici che tanto si stanno prodigando e sacrificando cosa è stato fatto? Un bel nulla!
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