Oltre le sbarre

Bilanci e prospettive dei Laboratori scuola e società: Carcere, istruzione e meccanismi reclusori

photo credits: ABN2

L’azione del CESP – Rete delle scuole ristrette (RSR) in questi anni si è soffermata sulla rilevazione dei bisogni educativi propri della popolazione detenuta ed è stata finalizzata alla messa in atto di una strategia in grado di fornire risposte in termini educativi, tenendo conto della pluralità delle istanze provenienti dal variegato e difforme ambiente penitenziario. Attraverso tale modalità operativa si è cercato di coniugare i bisogni formativi degli studenti “ristretti” con le caratteristiche dell’ambiente di apprendimento, per dare significatività all’apprendimento stesso e, poiché all’interno di una organizzazione complessa quale è quella della realtà carceraria l’esperienza professionale dei docenti, risulta essenziale per affrontare qualsiasi progettualità, il primo elemento del piano progettuale presentato è stato, sin dal suo inizio, quello della formazione/aggiornamento dei docenti, consapevoli che le innovazioni pedagogico-didattiche si basano sul riconoscimento del valore della propria professione da parte degli stessi insegnanti.

Ciò ha permesso, nel tempo, il riconoscimento collettivo della specificità del proprio ruolo da parte dei docenti appartenenti alla RSR e di quei dirigenti che hanno sottoscritto, su invito del CESP, un accordo di scopo tra istituzioni scolastiche con sezioni carcerarie, e della particolarità del percorso intrapreso, il che ha consolidato l’azione di ricerca portata avanti, mettendo in grado i colleghi di accogliere stimoli e spinte nuove.

Il lavoro in rete con i docenti ha contribuito ad individuare e migliorare gli aspetti distintivi e problematici dell’insegnamento nelle istituzioni penitenziarie e a cogliere l’importanza del coinvolgimento di ogni singolo attore inserito nell’esecuzione penale, in un processo costante, fluido e aperto, in cui teoria e prassi educativa devono essere considerati momenti tra loro inscindibili. In questo senso, l’approccio laboratoriale ha permesso di ottenere risultati positivi e riscontrabili, di produrre cambiamenti modificando gli equilibri e gli standard di gruppo delle “classi”, intervenendo sui fattori di resistenza al cambiamento, sia da parte di docenti e studenti, sia da parte degli operatori, visto che uno degli scopi dell’azione educativa è proprio quello di accompagnare i detenuti verso l’uscita consapevole dalla struttura carceraria e che per raggiungere tale obiettivo è necessario il coinvolgimento di tutto il personale impegnato nell’esecuzione penale.

 

I progetti della Rete

A partire da un format già sperimentato si è proposto, così, un piano progettuale dedicato alla presentazione di un modello laboratoriale di istruzione e formazione all’interno degli istituti penitenziari, che tende al reinserimento della persona ristretta, in vista della sua fuoriuscita dal contesto detentivo, fondato su un percorso costruito dal CESP e dalla RSR, che si è avvalso e continua ad avvalersi dell’apporto e della competenza della Dott.ssa Luisa Marquardt (Director Europe for IASL – Dipartimento di Scienze dell’Educazione, Università “Roma Tre”) e della Dott.ssa Elena Zizioli (Ricercatrice in Pedagogia Generale e Sociale presso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione, Università “Roma Tre”).

Tra i progetti che la rete presenterà quest’anno, si annoverano:

Il Progetto Editoriale 2018 CESP-Teatro delle diversità. Dalla collaborazione tra il CESP-RSR, editore di “Fuori classe. Scuola in rete – Rivista di varia umanità a cura degli studenti ristretti” e la Rivista Europea “Catarsi. Teatri delle diversità”,  nasce il progetto editoriale 2018 che amplia gli scopi di informazione, ricerca, riflessione critica, propria delle due associazioni, finalizzando la formazione, la comunicazione, nonché l’intervento nelle carceri e nei mondi considerati “differenti”, all’identificazione di metodi che aprono le strade dell’inclusione, attraverso l’acquisizione della cultura della convivenza e della pari dignità e dello sviluppo di un dibattito permanente fra le diverse culture e scuole di pensiero nel mondo carcerario.

Un laboratorio interattivo sulla Costituzione: Lanostracostituzione.it. Nell’ambito dei due giorni di discussione sulla Costituzione, organizzati dal CESP e svoltisi a Rebibbia il 12 e 13 aprile scorsi, è stato analizzato,alla presenza del presidente emerito della Corte costituzionale, Giovanni Maria Flick, il libro Elogio della Costituzione da lui scritto in occasione della ricorrenza dei settant’anni dalla sua dichiarazione e si è discusso sul ruolo della Scuola in carcere a settant’anni dalla Costituzione, alla luce del percorso costruito in questi anni dal CESP e dalla RSR. I docenti della RSR, provenienti da tutta Italia, si sono confrontati sul percorso di cambiamento messo in campo dalla Rete con la scelta di una pratica metodologico-didattica fondata, in particolare su Teatro e Biblioteca, quali veri e propri laboratori formativi interattivi, spazi inclusivi e trasformativi di apprendimento ed hanno adottato un nuovo Laboratorio lanostraCostituzione.it, presentato con il libro Elogio della Costituzione;

Adotta uno scrittore. Il Salone del Libro di Torino, su proposta delle colleghe della RSR che da anni collaborano con esso, quest’anno ha invitato la presidente del CESP -RSR, per un intervento nell’ambito di quei progetti speciali che coinvolgono il pubblico scolastico carcerario, tra cui  Adotta uno scrittore. Da questa esperienza, dal confronto che ne è nato con i colleghi e le colleghe che hanno partecipato attivamente all’iniziativa, dalla centralità della lettura nelle carceri, è maturata l’idea di rafforzare la presenza della RSR nel progetto Adotta uno scrittore, ampliando, così, la partecipazione degli studenti e delle studentesse ristretti/e all’iniziativa.

Corso di Biblioteconomia e Bibliografia. La positiva esperienza del progetto svoltosi negli a. s. 2016-2017 e 2017-2018 ci fa presentare anche una terza edizione del corso per la formazione del bibliotecario in carcere (e fuori) rivolto a docenti, detenuti, educatori, agenti penitenziari, per focalizzare l’importanza della biblioteca quale centro di risorse educative multimediali della didattica. Il corso, pur con qualche cambiamento, sarà diretto da un docente di Bibliografia e Biblioteconomia, prevede un totale di circa 100 ore di formazione ( 60 ore – teoriche + 40 ora di corso pratico).

L’Audio (video) libro sul Pentamerone di Basile. Il progetto biennale presentato come RSR, sia nella componente dei dirigenti che in quella dei docenti, vede la partecipazione di circa diciotto istituzioni penitenziarie e scolastiche, motivo per il quale il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP), ha emanato, il 5 aprile scorso, un’apposita nota per permettere al CESP di procedere con le video riprese in tutti gli istituti coinvolti. Il progetto ha suscitato l’interesse degli studenti ristretti, dei docenti e dei dirigenti impegnati, ed ha coinvolto circa trecento detenuti e cento docenti, impegnati nella concreta realizzazione dell’Audio (video) libro. Per questo motivo il rapporto con le potenzialità educative e inclusive del Teatro in Carcere, è stato ulteriormente approfondito. Il linguaggio teatrale, infatti, con le sue differenti pratiche sceniche, si rivela uno strumento privilegiato di intervento pedagogico e formativo. Il modello proposto ha permesso di ampliare, i questi ultimi due anni, le collaborazioni con esperti, anche di livello internazionale, che hanno condiviso l’impianto progettuale del CESP-RSR. Per la realizzazione del progetto sull’Audio (video) libro sul Pentamerone, Lo cunto dei ristretti, infatti, ci si è avvalsi della collaborazione di registi, direttori artistici e musicisti di consolidata esperienza,anche internazionale, che saranno presenti alla Terza edizione della Giornata Nazionale del Mondo che non c’è, inserita anche quest’anno nel prestigioso cartellone del FESTIVAL DEI DUE MONDI DI SPOLETO. La prima giornata dell’edizione di quest’anno sarà aperta il 6 luglio prossimo, dallo spettacolo VICTIMS NESSUNO TORNA A ITACA “SI NON SE NOVERIT” per la Regia di Giorgio Flamini di e con i detenuti attori, cantanti, danzatori, drammaturghi, scenografi, costumisti della compagnia #SIneNOmine – ore 21 Casa di reclusione di Maiano-Spoleto. La seconda giornata si svolgerà, dalle h. 10 alle h. 13 presso la sede del Liceo Artistico – ex Convento di San Domenico (già carccere del Sant’Uffizio), dove verrà presentato, l’audio (video) libro Lo cunto dei ristretti. Nel pomeriggio, presso la Casa di reclusione di Maiano-Spoleto, si terranno i Laboratori didattici: Teatro di Ensemble e azione teatrale-Laboratorio di teatro fisico di Diego Pileggi e Dawid Ilczyszyn (Fundacja Jubilo-Grotowski institute, Wroclaw – Polonia); Biblioteche in Movimento: Laboratori Formativi interattivi- Il racconto Bibliografico ( Luisa Marquardt-Anna Grazia Stammati-Elena Zizioli). La terza giornata sarà dedicata ad una riflessione sull’istruzione in carcere nei settant’anni dalla proclamazione della Costituzione, sul ruolo che questa ricopre nell’esecuzione penale, con i docenti e i dirigenti della RSR, che hanno già partecipato alla predetta iniziativa su Scuola e Costituzione. Nella mattinata si terrà il Laboratorio Teatro in luce: Laboratori espressivi e Illuminotecnica, a cura di Laura Bassetta (coreografa) e Alberto Iacarella ( tecnico Luci). Durante la giornata la RSR assumerà il piano progettuale per il prossimo anno scolastico. La Giornata Nazionale del Mondo che non c’è vuole essere la rappresentazione concreta dell’applicazione di un modello di intervento della scuola in carcere, fondato dal CESP e dalla RSR, che ha visto aggiungersi, in itinere, la collaborazione di registi, direttori artistici e musicisti di consolidata esperienza, quali Antonello Antonante (Direttore artistico del Teatro dell’Acquario di Cosenza e che ha collaborato, come esperto esterno, al laboratorio teatrale presso il carcere di Paola), Giorgio Flamini (regista e direttore artistico della compagnia SineNOmine, Casa di reclusione Maiano-Spoleto), Francesca Gatto, (Biblioteca Vallicelliana), lettrice, con la quale sono state già preparate le letture dei sonetti di Shakespeare e dei canti dell’Orlando Furioso, con gli studenti ristretti di Rebibbia, Vito Minoia (Presidente Coordinamento Nazionale Teatro e Carcere, esperto di Teatro presso Università Carlo Bo di Urbino), Diego Pileggi (Fundacja Jubilo-Grotowski institute (Wroclaw – Polonia), Lello Serao (direttore del Teatro Area Nord di Scampia, regista, attore, promotore di numerose associazioni, iniziative, spettacoli), Ambrogio Sparagna (musicista ed etnomusicologo), Maurizio Stammati (Direttore artistico del teatro Bertolt Brecht di Formia). Alle tre giornate parteciperanno anche i rappresentanti del Polo Interistituzionale Umbro (Livello regionale e Livello territoriale), sottoscritto il 6 dicembre scorso su promozione del CESP-Centro Studi scuola Pubblica, in adesione a quanto previsto dal protocollo d’intesa MIUR-MG del 23 maggio 2016.