Martedì 25 luglio le strade intorno all’Ufficio Scolastico Provinciale di Lucca hanno assistito alla vivace protesta di un folto gruppo di collaboratori scolastici, insegnanti e genitori che hanno volantinato contro i tagli nelle scuole di Pietrasanta. I tagli, come denunciato dai manifestanti e più tardi ribadito al dirigente dell‘USP, sono la conseguenza dell’accorpamento dei due istituti preesistenti voluto dall’Amministrazione comunale di Pietrasanta.
I motivi? A distanza di un anno, né Sindaco né Assessore hanno voluto spiegarli. Anzi, l’assessore Tartarini, dimostrando grande spirito democratico e disponibilità al confronto, martedì ha preferito non incontrare i suoi concittadini chiedendo di parlare unicamente con il DS dell’istituto comprensivo e con l’interlocutore dell’USP. La storia già la conosciamo: le tabelle del Miur prevedono che i Collaboratori Scolastici e gli Assistenti Amministrativi crescano in base al numero degli studenti o dei plessi, ma in modo meno che proporzionale. Per esempio, i Collaboratori Scolastici oltre i 1200 studenti restano sempre 12 e oltre gli 11 plessi sempre 5. L’obiettivo – ha detto il dirigente dell’USP – è disincentivare un numero di plessi e di studenti così alto come si registra nel nuovo mega istituto formatosi a Pietrasanta.
È evidente per tutte le componenti del mondo della scuola, ma non per l’Amministrazione comunale, che un unico dirigente e un’unica DSGA non possano far bene il proprio lavoro a fronte di 18 plessi e 1672 studenti, di cui 51 disabili. Né tanto meno l’ipotesi prospettata dall‘Assessore di chiudere un plesso (naturalmente a Marina di Pietrasanta!) risolverebbe il problema che resterebbe insoluto con 17 plessi. Pertanto, per il secondo anno consecutivo, mancheranno all’appello numerosi Assistenti Amministrativi e Collaboratori Scolastici con ovvie conseguenze sulla pulizia e la sicurezza nelle scuole, nonché sulle condizioni lavorative di quei bidelli che già quest’anno hanno dovuto accettare turni di 10 ore, violando il massimale di 9 ore previsto dal CCNL, con gli straordinari diventati ordinari, la mancata compresenza di almeno un collega, con enormi difficoltà nella pulizia, nel controllo degli edifici e nella gestione dei bambini con disabilità.
Laddove non giungesse un numero adeguato di Collaboratori Scolastici (attualmente ne sono previsti 27 sicuri e tre probabili, a fronte dei 35 di due anni fa), quest’ultimi stanno considerando l’ipotesi di bloccare gli straordinari e di conseguenza tutti quei servizi, compresa la pulizia e il pre-scuola, che le 6 ordinarie non permetterebbero di offrire. Finora tali servizi sono stati garantiti con estremo senso di responsabilità da parte dei bidelli, ma continuare così significherebbe avvitarsi in una situazione sempre più ingestibile e alla lunga dannosa anche per le famiglie: in base alle tabelle del MIUR all’ICS Pietrasanta spetterebbero solo 21 collaboratori e l’USP non potrà continuare a tamponare la situazione negli anni prossimi, con conseguente sottrazione di posti in altre scuole della provincia. Infine, è molto probabile che l’ICS vada a reggenza con un DS presente solo qualche giorno a settimana, perché finora nessun dirigente ha comprensibilmente chiesto di venire a gestire un istituto di fatto ingestibile.
Il perché si sia creata una situazione che scontenta tutti, in primis l’USP, ufficialmente non è mai stato spiegato. Il personale nelle scuole lo paga il ministero, il quale da parte sua si guarda bene dal facilitare accorpamenti sovradimensionati come questo e, anzi, ha espresso posizioni critiche a suo tempo attraverso lo stesso USP di Lucca. Inoltre, l’accorpamento non ha generato un euro di risparmio che non siano quelli dovuti al taglio degli organici, che a sua volta implica inevitabilmente il taglio dei servizi alla famiglie. Anzi il Comune di Pietrasanta, sempre più isolato in questa vicenda, ha speso 50.000 euro per adeguare la segreteria presso la Pascoli.
Per cui il nostro Comitato chiede a gran voce di porre fine ai disagi causati ad amministrativi, bidelli, alunni, docenti e famiglie ripristinando per l’anno scolastico 2018/19 due istituti (si ricordi, ad esempio, che Camaiore ne conta ben tre) e promette di intraprendere tutte le forme di mobilitazione e di coinvolgimento della cittadinanza necessarie perché prevalga finalmente il buon senso.
* di Comitato genitori – personale ATA – insegnanti dell’ICS Pietrasanta
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