Si susseguono incessantemente le violazioni delle normative vigente da parte delle istituzioni scolastiche: per DS e MIUR sembrano spariti i vincoli di legge al loro agire. E così i Cobas scuola sono costretti a ricorrere nelle aule di tribunale per far riconoscere i diritti calpestati ai lavoratori della scuola.
Nel nostro caso riportiamo notizia di due procedimenti relativi a condotte antisindacali, intrapresi dai Cobas Scuola di Castrovillari (CS).
Nella prima vertenza, conclusasi lo scorso mese di giugno, i Cobas, rappresentati dall’avvocato Carmine Chimenti, hanno chiamato in giudizio il DS già in servizio presso l’IPSSAR di Castrovillari nell’a. s. 2013/2014 perché aveva omesso di fornire l’informazione preventiva alla RSU in materia di proposta di formazione delle classi e di determinazione degli organici dell’istituto prevista e disciplinata, quale adempimento preventivo obbligatorio a carico del DS, dall’art. 6 del CCNL scuola vigente. Il giudice del lavoro del tribunale di Castrovillari ha ravvisato una condotta antisindacale (violazione dell’art. 28 dello Statuto dei Lavoratori) da parte del DS, condannandolo alla cessazione di tale comportamento, a non ripeterlo in futuro e al pagamento delle consistenti spese processuali.
Nella seconda controversia, i Cobas, rappresentati dall’avvocato Vincenzo Maradei, hanno chiamato in giudizio l’ATP di Cosenza perché ha disposto il trasferimento di sede di una RSU Cobas, effettuato senza la richiesta del preventivo nulla osta all’O. S. di appartenenza, in violazione dell’art. 22 dello Statuto dei Lavoratori. Anche in questo caso è stato data ragione ai Cobas: il giudice del lavoro del tribunale di Cosenza, lo scorso novembre, ha decretato l’annullamento del trasferimento a carico della nostra RSU, condannando l’ATP cosentino al pagamento delle notevoli spese processuali, perché “l’allontanamento dall’unità produttiva interessata all’attività sindacale della RSU, produce lesione degli interessi partecipativi del sindacato, in quanto, di fatto, impediscono al rappresentante l’esercizio del mandato sindacale ricevuto nell’Istituto scolastico dove eletto”.
Restano due domande.
Sono questi gli effetti della tanto decantata formazione e professionalità dei DS e dei responsabili degli ATP?
Anche questa volta la collettività si farà carico delle spese derivanti da errori dei funzionari pubblici?
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