SEMPRE PIÙ RIDOTTO IL POTERE D’ACQUISTO DEGLI STIPENDI DI COLLABORATORI SCOLASTICI, ASSISTENTI E DOCENTI |
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d.P.R. 399/19881
in lire |
rivalutazione2
dicembre 2019 – euro |
CCNL 20183 + IVC
euro |
differenza4
euro |
differenza
% sul Ccnl |
|
Coll. scolastico | 24.480.000 | 24.616 | 20.667 | -3.949 | -19,1 |
Ass. amm.- tecn. | 27.936.000 | 28.091 | 23.332 | -4.759 | -20,4 |
D.s.g.a. | 32.268.000 | 32.447 | 36.191 | 3.744 | 10,3 |
Docente mat.- elem. | 32.268.000 | 32.447 | 29.162 | -3.285 | -11,3 |
Doc. diplomato II gr. | 34.008.000 | 34.196 | 29.174 | -5.022 | -17,2 |
Docente media | 36.036.000 | 36.236 | 31.707 | -4.529 | -14,3 |
Doc. laureato II gr. | 38.184.000 | 38.396 | 32.588 | -5.808 | -17,8 |
Dirigente scolastico* | 52.861.000 | 53.154 | 70.939** | 17.785 | 25,1 |
1. Stipendio annuo lordo percepito nel maggio 1990 (il cosiddetto “Contratto Cobas”, d.P.R. n. 399/1988), per tutti i profili professionali con 20 anni di anzianità. 2. Rivalutazione monetaria a dicembre 2019 (indice Istat inflazione Famiglie Operai Impiegati – FOI, senza tabacchi) dello stipendio annuo lordo percepito nel maggio 1990. 3. Retribuzione annua lorda prevista dal CCNL Scuola sottoscritto definitivamente il 19 aprile 2018 (stipendio tabellare + Rpd o Cia o Indennità di direzione minima con 100 unità di personale) per le stesse tipologie di personale (compreso “Elemento Perequativo”). 4. Differenza tra la retribuzione annua lorda attualmente percepita e quella del 1990 rivalutata. * Il 1° marzo 2002 è stato sottoscritto il primo CCNL per l’Area della Dirigenza scolastica che ha totalmente modificato la struttura della retribuzione degli ex presidi che ora è costituita da: stipendio tabellare + posizione parte fissa + posizione parte variabile + retribuzione di risultato + eventuali altri emolumenti. ** Anno 2016, elaborazione ARAN, su dati RGS – IGOP aggiornati al 25/5/2018, integrato dagli aumenti previsti dal CCNL 8/7/2019 (elaborazione COBAS). Il valore elaborato dall’ARAN è stato messo in dubbio da più parti, senza però fornire un altro dato affidabile. Se il MIUR non avesse reso introvabile la sua “Operazione Trasparenza” e tanti dirigenti non dimenticassero di pubblicare e/o aggiornare la loro retribuzione nel proprio CV avremmo tutti molti meno dubbi. |
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Francesco Amodio
Lo scorso agosto, a 71 anni, Francesco è morto. Attivo nell’ultimo mezzo secolo nei movimenti di sinistra che hanno attraversato il nostro Paese: dai gruppi della sinistra extraparlamentare degli anni Settanta ai movimenti ambientalisti, dalle lotte contro la guerra a quelle contro il razzismo. Insomma un lunghissimo percorso politico fatto di coerenza e di radicalità, fondato su un’inestinguibile fiducia nell’agire collettivo.
Ha lavorato come docente e in tale veste è stato protagonista di primo piano nei Cobas. Animatore della sede di Napoli, si è anche speso per far crescere molte sedi Cobas del Meridiione. Ha avuto un ruolo rilevante nella svolta del 1994 che ha portato a una strutturazione organizzativa dei Cobas ed è stato componente dell’Esecutivo Nazionae dei Cobas scuola per tanti anni.
Ha saputo mettere la lotta per la scuola pubblica e il diritto allo studio dentro le mobilitazioni contro la guerra e il razzismo. In prima fila nella solidarietà internazionalista e nelle battaglie ambientali, in lotta contro il capitalismo e per un altro mondo possibile, oltre il cinismo e le miserie del presente.
Colto, ironico, dall’eloquio forbito, era conosciuto e molto stimato dai tantissimi che lo conoscevano. I modi signorili, la grande sensibilità, il suo sorriso gli rendevano facile creare relazioni.
Era provvisto di una profonda lucidità d’analisi e di un candore quasi fanciullesco ma profondamente innervato di determinazione e risolutezza.
The little big man ci ha insegnato il coraggio della lotta e dell’impegno ma, più di tutto, la gioia della passione e della partecipazione.
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Franco Xibilia
È morto lo scorso novembre, a 61 anni, ad un mese di distanza dalla madre novantenne, Lidia Prato, memoria storica delle deportazioni da Cairo Montenotte, dove venivano raggruppate le vittime del nazifascismo nella Val Bormida, e da Cairo inviate al campo di sterminio di Mauthausen, dal quale Lidia uscì, quasi miracolosamente, viva. Non crediamo che sia stata una tragica coincidenza, ben conoscendo il fortissimo legame di Franco con la madre che, oltre ad essere stata la persona più importante e presente della sua vita, aveva acquisito a Cairo e nelle zone circostanti un’autorevolezza politica, sociale e intellettuale ragguardevole, costituendo un riferimento luminoso per l’antifascismo della Val Bormida.
Franco è stato un militante Cobas senza soste, incertezze o titubanze fin dalla fondazione, nel 1987, dei Cobas della
scuola, organizzandoli ad Alba, poi a Mondovì e infine a Cuneo, prima del ritorno a Cairo, e confliggendo ripetutamente con presidi, provveditori e altre autorità scolastiche che osteggiavano il suo rigore politico, sindacale e culturale, usando anche provvedimenti repressivi dai quali, però, Franco è sempre uscito vincente.
Attualmente era insegnante di Lettere alla scuola media di Cengio. Ma nelle zone ove Franco ha operato in questi decenni era conosciuto, ed è ora ricordato, anche per le battaglie ambientaliste sostenute con coerenza e continuità in difesa del territorio e della salute dei cittadini/e. I/le quali lo hanno riconosciuto protagonista delle lotte popolari ambientaliste a Vado Ligure e Savona, oltre ovviamente nella sua Cairo Montenotte che gli tributato un corale riconoscimento con il lutto cittadino.
Per i Cobas ma anche per il suo territorio, una grande perdita che lascerà sia tra noi sia a livello popolare un imperituro ricordo.
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