Quando, nel settembre 2018, insieme ai lavoratori licenziati, riprendemmo la mobilitazione per internalizzare tutti coloro che da anni lavoravano come collaboratori scolastici nelle scuole statali, sapevamo che la strada non sarebbe stata facile.
Ma nello stesso tempo non potevamo accettare la situazione paradossale che vedeva coloro che avevano superato un concorso perdere il posto su cui già lavoravano da parecchi anni.
Nel successivo ottobre, in un incontro con l’allora sottosegretario MIUR Giuliano, facemmo notare l’incoerenza riscontrabile tra il costo per le convenzioni con le Coop palermitane (fino a 20 milioni di euro l’anno) e il finanziamento per l’internalizzazione del servizio con meno di 9mln. Era chiaro che questo taglio sarebbe gravato solo sui lavoratori, che in oltre 150 si ritrovavano licenziati dal 31 agosto 2018, mentre solo 305 erano assunti. Chiedemmo quindi al MIUR e al governo di reperire le ulteriori risorse necessarie all’internalizzazione di tutti, visto che – per altro – si stava anche internalizzando tutto il servizio di pulizia delle scuole attraverso una procedura di assunzione del personale ricalcata su quella palermitana.
Dopo le manifestazioni a Palermo e a Roma, dopo gli incontri con Prefettura, Comune, Città metropolitana e Regione, dopo i confronti con MIUR, Governo e Commissioni parlamentari, dopo l’o.d.g. 9/1334-B/99, dell’on. Casa, approvato dalla Camera già a fine 2018, e i diversi emendamenti presentati, finalmente l’obiettivo che ci eravamo posti è stato raggiunto: prima il “Decreto Scuola” (l. n. 159/2019) e poi la Legge di Bilancio per il 2020 (l. n. 160/2019) hanno stanziato le ulteriori risorse necessarie all’assunzione di coloro che hanno superato il concorso bandito col DDG n. 500/2018.
Infatti, il Decreto Scuola, oltre a sbloccare finalmente la tanto attesa internalizzazione per gli ex LSU e gli “appalti storici”, prevede anche che “A decorrere dall’anno scolastico 2020/2021 è autorizzato lo scorrimento della graduatoria della procedura selettiva di cui all’articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, per la copertura di ulteriori 45 posti di collaboratore scolastico. Dalla medesima data è disposto il disaccantonamento di un numero corrispondente di posti nella dotazione organica del personale collaboratore scolastico della provincia di Palermo”.
E la Legge di Bilancio stanzia le ulteriori risorse per stabilizzare tutto il personale delle ex cooperative palermitane, ma anche incrementa l’organico dei collaboratori scolastici della provincia di Palermo: «Per l’immissione in ruolo dei soggetti che hanno superato la selezione di cui all’articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, non ancora assunti alle dipendenze dello Stato, è stanziato l’ulteriore importo di 1,135 milioni di euro per l’anno 2020 e di 3,405 milioni di euro a decorrere dall’anno 2021. Al medesimo fine, l’organico dei collaboratori scolastici presso l’ufficio scolastico della Regione siciliana è aumentato di 119 unità».
Così, dal 1° settembre 2020, anche chi era stato ingiustamente licenziato, pur avendo superato il concorso, sarà assunto dal MIUR e finalmente potrà riprendere il lavoro che per anni aveva già svolto nelle scuole palermitane.
Un ulteriore passo avanti verso l’internalizzazione di tutti i servizi scolastici e la stabilizzazione di tutti i precari impegnati nella Scuola.
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