Rifiuto meritorio

Docenti bolognesi esprimono le ragioni del rifiuto del bonus

Siamo docenti dell’Istituto “Aldrovandi-Rubbiani” di Bologna che, nonostante la dichiarazione formale di indisponibilità da noi inoltrata lo scorso giugno, abbiamo ricevuto inaspettatamente il bonus per la valorizzazione del merito introdotto dalla L. 107/2015.

Abbiamo espresso la nostra ferma contrarietà all’introduzione del dispositivo premiale nelle scuole, perché produce tra i docenti una dinamica di competizione, sul modello del premio aziendale di produttività, totalmente inadeguata al contesto della scuola e alle sue finalità. Anche il tentativo di condivisione di criteri di valutazione volti a valorizzare il lavoro quotidiano di cooperazione tra colleghi è stato nei fatti vanificato dalla compilazione di una graduatoria che quantifica e differenzia il contributo di ciascuna e ciascuno in base al giudizio del/della dirigente.

A posteriori possiamo riscontrare l’effetto di disgregazione che inizia a prodursi nelle comunità scolastiche, in contrasto con il principio della collaborazione e della collegialità che dovrebbe regolarne le attività.

Abbiamo deciso di dare voce comune al nostro disagio e dissenso devolvendo il premio ricevuto al finanziamento di iniziative di solidarietà. Il nostro rifiuto è al tempo stesso la denuncia dell’utilizzo ideologico e propagandistico di queste risorse economiche (a cui va aggiunto il bonus dei 500 euro carta del docente) che andrebbero immediatamente destinate al rinnovo contrattuale, come parziale risarcimento del blocco pluriennale degli stipendi.

Non siamo “meritevoli” e non vogliamo presidi-manager che distribuiscano premi, né la degradante concorrenza tra docenti per una misera integrazione salariale.
Siamo semplicemente insegnanti e vogliamo un aumento della paga base per tutte e tutti, che ponga fine alla progressiva erosione delle retribuzioni e restituisca dignità al lavoro degli e delle insegnanti della scuola pubblica

Invitiamo le colleghe e i colleghi di altre scuole a prendere iniziative analoghe laddove non siano già state avviate e a condividere i loro percorsi.