Ricomincia l’anno scolastico e, giustamente, si parla di scuola però solo dei docenti, tacendo del personale ATA, primi fra tutti la ministra Giannini e il sottosegretario Faraone; e di conseguenza i mass media. Lo stesso Faraone al momento del suo insediamento, scriveva sulla sua pagina Facebook:
“Il ruolo professionale del personale ATA è fondamentale e va valorizzato. Il loro lavoro, oltre che necessario per ogni scuola è di grande supporto per gli insegnanti e fondamentale...”
È bello sentirlo dire, però i fatti sono esattamente il contrario delle parole, basta vedere i numeri:
I DSGA calano di 51 unità: rispetto agli 8.123 del 2015/16.
Gli Assistenti amministrativi mantengono le 46.822 unità come nel 2015/16, nel quale, però, ne erano state tagliate 1.165.
Gli Assistenti tecnici aumentano di 22 unità, diventando 16.175.
I Collaboratori scolastici crescono di 29 unità, assestandosi a quota 131.143..
Gli aumenti degli Assistenti tecnici e dei Collaboratori scolastici (22 e 29) assommano a 51 unità, esattamente quelle tagliate ai DSGA. Dunque l’ammontare del personale ATA resta immutato, al livello minimo degli ultimi decenni: secondo la legge 107/2015 è di 203.534 posti mentre erano 245.485 nel 2008. Questo personale è sparso tra le 8.281 istituzioni scolastiche, in cui – nell’a. s. 2016/17 – studieranno 7.735.688 alunni, 8.687 più dell’anno prima. Senza contare che nelle scuole dove la pulizia è esternalizzata, i posti accantonati di Collaboratore scolastico sono sempre 11.857.
Il recente piano di assunzioni per 10.294 unità ATA è solo una misera toppa. Considerato che, dopo le operazioni di mobilità 2016/17, lo stesso MIUR ha dichiarato la disponibilità di più di 15.000 posti (vedi tabella) è evidente che il ricorso ai supplenti non finirà.
DSGA | 1.200 |
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI | 2.900 |
ASSISTENTI TECNICI | 1.100 |
COLLABORATORI SCOLASTICI | 9.700 |
ADDETTI AZIENDE AGRICOLE | 110 |
INFERMIERI | 27 |
CUOCHI | 120 |
GUARDAROBIERE | 60 |
TOTALE | 15.217 |
Se poi guardiamo il dettaglio c’è poco da stare allegri: 6.243 assunzioni (più 507 per il ricollocamento del personale delle province) sono quelle previste per lo scorso anno e che non sono state fatte. Quindi la notizia è: l’esecutivo assume con un anno di ritardo 6.243 lavoratori. Le assunzioni per l’a, s, 2016/17 sarebbero 4.051, ma se togliamo i 3.500 lavoratori andati in pensione, le stabilizzazioni (perché di questo si tratta: lavoratori precari che passano ad un contratto a tempo determinato) effettive sono 551.
Appare chiaro che siamo di fronte a un’operazione smaccatamente elettoralistica che elude le numerose problematiche irrisolte. Un intervento serio sulla questione ATA dovrebbe invece prevedere, ad esempio:
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